Gurski al MAST: gli effetti della globalizzazione

06/11/2023
Per cominciare al meglio quest’annata di you&media, abbiamo deciso di raccontarvi della nostra visita alla fondazione MAST di Bologna in occasione della mostra “Andrea Gurski, visual spaces of today”.

Andreas Gursky è un fotografo tedesco di 68 anni, tra i più quotati al mondo. La sua opera  si distingue in campo fotografico per le grandi dimensioni delle sue opere.

Il MAST ha il grande onore di ospitare la prima mostra antologica di questo autore, composta da 40 fotografie. Questa antologia ha come tema la globalizzazione e l’impatto dell’uomo sulla Terra, intitolata dallo stesso Gursky: Visual Spaces of Today

Molte di queste opere ci hanno colpito per il loro significato che noi siamo riusciti a scovare tra i pixel, con l’aiuto delle ottime guide del MAST.  Il nostro desiderio è quello di farvi riflettere sull’impatto dell’azione dell’uomo sull’ambiente e sulla sua stessa vita tramite queste fotografie rivoluzionarie.

Il nostro primo spunto è relativo alla celebre fotografia Amazon. La fotografia rappresenta un magazzino della famosa multinazionale dove con la precisa disposizione dei prodotti sulle scaffalature si crea una mappa digitale. Quando noi compriamo un prodotto ce ne vengono consigliati altri che fisicamente sono vicini a quello già acquistato. Ciò indica come il mercato viaggi sempre più in rete e come le nostre azioni siano prevedibili sulla base delle informazioni che ogni volta diamo con un acquisto online.

Un’altra foto che vogliamo proporvi rappresenta delle modelle in passerella. Il loro corpo e i tagli dei capelli simili le fanno sembrare uguali, la loro espressione glaciale non esprime nessuna emozione come se non fossero vive. La globalizzazione ha deciso la loro estetica facendole sembrare dei manichini apprezzabili dall’uomo.

L’ultima foto che vi proponiamo ha come soggetto un paesaggio collinare. L’altura è ricoperta di pannelli solari. A livello ambientale i pannelli aiutano la creazione di energia senza inquinare ma in questo contesto sembrano quasi fuori posto. Essi coprono un paesaggio che siamo abituati a vedere ricoperto dalla natura mentre nella foto ci sono così tanti pannelli che sembrano muoversi.

Queste fotografie ci fanno capire la portata della globalizzazione che sta influenzando il pianeta e il nostro modo di pensare, perché il progresso nasconde un lato oscuro che queste foto sono capaci di svelare. Esse sono capaci di parlare più di quanto possano fare mille parole.

Olivia Petrella

Alessandro Latosa

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