Roverandom: le avventure di un cane alato

08/03/2024
“Le grandi falene-drago bianche dagli occhi di fuoco facevano molta impressione, e c’erano le mosche-spada, e i vetro-coleotteri con mandibole simili a trappole d’acciaio, e i mini-unicorni albini con pungiglioni taglienti come lance e cinquantasette varietà di ragni pronti a mangiare tutto quel che riuscivano a catturare…”

Il romanzo dal titolo “Roverandom” è un libro scritto da J.R.R Tolkien ed ha come protagonista un cagnolino di nome Rover.       

Un giorno mentre Rover sta giocando spensierato all’aria aperta in cortile, passa di lì uno stregone di nome Artaserse, che provocando il cagnolino, lo trasforma in un giocattolo. Poco tempo dopo questa inaspettata trasformazione, il piccolo Rover viene portato in un negozio di giocattoli per essere venduto.  Rover affronta diverse peripezie finché incontra il mago della sabbia Psamathos Psamathides.

Quest’ultimo offre al cane, che ora, stranamente, può muoversi liberamente, una ciotola di sabbia piena di acqua, pane e due ossi, ed egli si addormenta. Al suo risveglio si ritrova davanti un gabbiano che dice di doverlo portare sulla Luna, dove si sarebbe spezzato l’incantesimo che lo aveva trasformato in giocattolo. Mew, così si chiamava il gabbiano, lo prende e iniziano il loro viaggio verso la Luna. Si fermano anche all’isola dei cani dove Rover può giocare con molti suoi simili. Sull’isola vi si trovavano anche enormi alberi d’ossi giganti.

Atterrati sul suolo lunare, la prima cosa che Rover vede è una torre bianca dove viveva l’uomo-sulla-Luna con il suo cane Luna. Con grande sorpresa il cane si chiamava anche lui, Rover. Per questo motivo il nostro Rover viene ribattezzato come Roverandom. I due cani fanno subito amicizia affrontando grandi avventure.

Finite le inimmaginabili peripezie di Roverandom sulla Luna, è giunto il momento per lui di tornare sulla Terra con Mew. Però aveva un’altra faccenda da sbrigare: avrebbe fatto visita ad Artaserse, nel suo palazzo sottomarino, l’unico in grado di ritrasformarlo in cane. Atterrati, incontrano lo stregone Psamathos Psamathides mentre parla con una balena dal nome Uin: qui lo stregone dice a Roverandom di entrare nella bocca della balena.

Il cane esegue l’ordine dello stregone e si trova di fronte a due grandi porte di un palazzo. Durante la sua permanenza al Palazzo, dove effettivamente stava Artaserse, Roverandom conosce anche un altro cane, sempre di nome Rover, con cui fa immediatamente amicizia.

Nel tempo che Roverandom trascorre nel mondo sottomarino cerca di farsi trasformare di nuovo in cane, ma Artaserse è sempre occupato e rimanda questo incantesimo … Le avventure non sono finite per il nostro protagonista, infatti avrà a che fare con un Serpente Marino, con pescecani e molto altro.

Secondo voi, cari lettori come finiranno le avventure di Roverandom? Riuscirà a tornare alla sua vera natura? Rivedrà mai più il suo piccolo padrone Two?

Per saperlo dovrete leggere il libro!                               

Il libro è molto bello: mi è piaciuto parecchio perché è avvincente e appassionante per via delle spassose avventure di Roverandom e dei suoi “compagni di viaggio”: cani e stregoni.

Nicola Mazza

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